Il Traforo elettrico

Oggi vi voglio parlare di un altro utensile molto utile per chi si diletta in lavori di modellismo:
Il Traforo elettrico. Nella fattispecie il modello:
Proxxon 28 092

Però, prima di descrivere gli aspetti tecnici salienti di questa macchina, voglio premettere che quella del traforo è un arte vera e propria a se stante, che affonda le sue radici in tempi molto remoti.
L'arte consiste nel forare e ritagliare tavolette di legno di spessore esiguo (3 o 4 mm. Anche se, in alcuni casi, con quello elettrico si possono tagliare spessori che arrivano anche ai 35 - 40 mm. per lavori più particolari), seguendo, come guida, un disegno precedentemente stampato e incollato sulla tavoletta. Oppure disegnando direttamente su quest'ultima il disegno dell'oggetto che si vuole realizzare.
Una volta ritagliati, i pezzi vengono incollati e incastrati tra loro per formare l'oggetto che vogliamo costruire. Con questa tecnica, si possono creare un'infinità di oggetti; dalle cornici alle scatoline decorate, ma anche degli edifici molto particolari ed elaborati. C'è perfino chi si è costruito il "Duomo di Milano" o "la Torre Eiffel" con questa tecnica.
Per chi volesse approfondire questo argomento, vi consiglio di dare un occhiata a questo sito: http://www.finescrollsaw.com/index-it.htm, dove tra l'altro, ci sono anche dei bei disegni gratuiti da scaricare per chi volesse iniziare a cimentarsi in questo hobby.



Bene, dopo questa breve premessa, entriamo nel vivo della descrizione del Traforo elettrico Proxxon 28 092
La prima impressione che si ha di questa macchina è che sia stata concepita con un concetto di robustezza e affidabilità, il traforo ha un ingombro totale di 530 x 270 x 300 mm. ed un peso abbastanza considerevole di 20 Kg.
Il motore ha un'alimentazione di 220V, ed è di tipo "a induzione", caratteristica questa che lo rende molto silenzioso e con meno necessità di manutenzione:




Il motore può essere regolato su due velocita di lavoro: 990 e 1500 rpm, tramite un interruttore posto di fianco a quello di accezione sulla parte anteriore del motore.
Usandolo alla velocità più alta, il traforo produce un po' di vibrazioni, quindi deve essere necessariamente fissato al banco di lavoro per rendere la lavorazione più stabile e sicura.
Nel mio caso, l'ho fissato su un banchetto morsa tramite delle assi di legno che a loro volta ho fissato al traforo con dei bulloni tramite gli appositi buchi posti sulla base della macchina. Anche se in verità, la massima velocità io la uso veramente poco. Con i giri regolati sui 990 rpm si riesce a fare la maggior parte del lavoro:





Il piano di lavoro è realizzato in ghisa e misura 360 x 180 mm. Può essere inclinato fino ad un massimo di 45 gradi per tagli obliqui. La regolazione dell'inclinazione, avviene tramite una scala graduata posta sotto al piano di lavoro:




Sul traforo, si possono montare sia le lame tradizionali che quelle con il perno di bloccaggio, per montare quest'ultime basta allentare la tensione della lama tramite l'apposita manopola posta sul retro del braccio oscillante ed inserire la lama nell'apposito morsetto, facendo attenzione ad incastrare bene i perni nell'apposita sede. Regolando poi la tensione della lama, questa si fisserà automaticamente:








Per montare le lame tradizionali invece, bisogna inserire la lama nella fessura del morsetto e poi stringere la vite con la chiave in dotazione, in modo che il morsetto si chiuda fissando la lama:





La tensione della lama va regolata stringendo la manopola posta sul fondo del braccio, per capire quando la tensione è sufficiente, basterà "pizzicare" la lama (Come si fa con le corde di chitarra), quando emetterà un suono piuttosto acuto, vuol dire che è tesa al punto giusto:





Una cosa importante da sottolineare è che la lama va sempre montata con la dentatura rivolta verso il basso, verso il piano di lavoro per intenderci, in modo che il taglio venga eseguito durante il movimento di discesa della lama, mentre nel movimento di ritorno la lama deve scivolare sul pezzo anche per evitare che alzi il pezzo in lavorazione pericolosamente verso l'alto.
Sulle lame molto fini a volte è difficile vedere il verso della dentatura, ma si può capire facilmente strusciando il polpastrello del dito su e giù sulla lama:




Durante la lavorazione, la zona della lama viene tenuta pulita da un tubicino che soffiando aria permette di spazzare via la polvere prodotta durante il taglio, questo garantisce una zona di taglio pulita e più visibile:




Il traforo è predisposto anche per attaccare un tubo aspirapolvere:




A questo punto passiamo a qualche esempio pratico di utilizzo: nelle immagini che seguono viene tagliato del compensato di betulla utilizzando come guida dei disegni stampati e incollati sul legno:





Con questo traforo elettrico si possono tagliare spessori fino a 50 mm., questo rende molto agevole tagliare in modo preciso dei pezzi di polistirene per effettuare incastri, arcate di edifici e fori per le finestre, inoltre con il traforo viene garantita la perpendicolarità del taglio, cosa non sempre facile da ottenere con un taglierino:













Oltre al legno e polistirene, col traforo elettrico si possono tagliare anche altri materiali. tipo il gesso o il plasticard. Utilizzando ovviamente le lame adeguate ad ogni materiale, usando quelle a dentatura fine per i materiali più duri, e quelle a dentatura più larga per materiali più morbidi:

Nella foto sotto, ho praticato un foro nel Diplast (un gesso sintetico molto duro) per inserire una finestra:




Bene, con questo è tutto, spero che anche questo articolo sia stato in qualche modo utile ed interessante.
Ciao a tutti e alla prossima!

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Commenti

  1. Ciao, bella recenzione. Si possono montare anche lame del traforo manuale?

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    1. Si, l'unico limite è la lunghezza della lama che deve essere tra i 127-130 mm.

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  2. Grazie per la tua risposta. L'ho letta in ritardo. Ho l'imbarazzo della scelta se acquistare questo modello o il ds 460. Cosa mi consigleresti? Grazie

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    1. Sono entrambi dei buonissimi prodotti. Il ds 460 è sicuramente di fascia superiore rispetto al mio, più accessoriato e alcune cose sono state migliorate, tipo il sistema di sgancio rapido della lama è sicuramente molto utile.
      E' difficile consigliarti, dipende da quanto vuoi spendere e dall'intensità dell'uso che ne farai.

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  3. Ciao Roberto, grazie per queste recensioni, fondamentali per chi vuole iniziare l'esperienza dei diorami. Ho idea di usare principalmente il polistirene, però non escludo l'utilizzo anche del legno. Secondo te, se evito di comprare il Thermocut della proxxon e compro solo il traforo elettrico, perdo qualche funzione importante, oppure tutto quello che fa il Thermocut, può essere fatto dal traforo elettrico?. Così a occhio, mi sembra che il traforo manca solo del piano centrimetrato e devi seguire linee tratteggiate in precedenza. Che mi consigli?
    Fabio

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    1. Col traforo elettrico puoi fare quasi tutto quello che si fa con la thermocut, per i tagli a mano libera è meglio il traforo elettrico. L' unica cosa è che la thermocut ti permette anche di spessorare dei fogli di polistirene allo spessore che vuoi e inoltre su pezzi piccoli tipo se devi ricavare dei listelli dal polistirene, molto meglio la thermocut...

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